Il progetto, promosso dall’Ufficio Federale dell’Energia (UFE), ha monitorato numerosi impianti di riscaldamento allo scopo, in futuro, di ridurre o evitare eventuali difetti ricorrenti di progettazione e di installazione.
Nel corso delle analisi svolte dall’Associazione professionale svizzera delle pompe di calore (APP), sono stati esaminati 106 impianti di riscaldamento, tra i quali 75 sistemi alimentati a pompa di calore e 31 impianti alimentati a olio combustibile o a gas naturale. Lo studio ha analizzato impianti installati in Svizzera orientale, centrale, occidentale e in Canton Ticino.
L’analisi dimostra chiaramente come la qualità degli impianti di riscaldamento non sia ottimale. Allo scopo di rendere le installazioni più performanti esistono in effetti alcuni punti essenziali da migliorare. Tutto ciò nell’interesse del cliente finale, il quale si aspetta dei costi di utilizzo il più possibile contenuti. L’efficienza delle pompe di calore ma anche delle installazioni alimentate con combustibili fossili deve essere quindi massimizzata, allo scopo di ridurre il consumo globale di elettricità, ma anche di ridurre le emissioni di CO2 e limitando così il surriscaldamento climatico.
L’analisi eseguita evidenzia come la maggior parte dei difetti riscontrati possono essere facilmente corretti o evitati. Gli errori presenti sull’impianto di distribuzione possono essere corretti; senza sforzi supplementari; durante l’installazione del sistema di riscaldamento, mentre ulteriori lacune tecniche possono essere risolte grazie a regolazioni dell’impianto, eseguibili anche a posteriori.
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Il rapporto finale in tedesco qui